STRETTAMENTE PERSONALE

Come io la pensi sul Sindaco Vaccari.........

Come io la pensi sul Sindaco Vaccari è cosa nota e ripeterlo mi sembra di essere monotono. Ha scelto altre attività, per lui importanti, e a quelle dovrebbe dedicarsi, magari ricordandosi la sua provenienza e impegnarsi, non solo a parole, per la propria comunità. Il ruolo di Senatore della Repubblica dovrebbe consentirgli di rendere visibile al territorio la sua presenza a Roma. Mi dispiace per lui, ma chi lo ha preceduto – sia in Senato che in Parlamento – ha svolto un ruolo decisamente più rumoroso per la nostra Città. Oppure dedicarsi a Feltre, come fatto in passato, ragione per la quale penso che i cittadini gli abbiano espresso il loro consenso nel 2007. Senza spazio per interpretazioni : questo è anche il pensiero di FABRICA2010, sempre attiva e attenta a ciò che succede. Attenzione significa anche ascoltare, valutare, ponderare, riflettere su ciò che succede intorno a noi. L'ultimo Consiglio Comunale, espressione del pensiero dei ventimila cittadini Feltrini, ha giudicato il nostro Sindaco incompatibile : questo il risultato della votazione. Tutte le successive spiegazioni : non deve cascare l'Amministrazione, patto con gli elettori, ecc. sono prese in giro per chi quattro anni fa ha dato il consenso a questo Sindaco e anche per chi non lo ha dato. Il rispetto delle regole vale a Roma come a Feltre. Ma queste regole c'è chi le deve far rispettare e qualcuno ha un dovere maggiore di qualche altro. Chi ha sentenziato l'incompatibilità in Consiglio Comunale del Sen. Vaccari ha il dovere e l'obbligo di pretendere che questa incompatibilità venga eliminata. Subito. Tergiversare per arrivare alle elezioni del 2012 non vale : comunque si vota nel 2012, anche con un Commissario Prefettizio. E le esperienze di mia memoria di Governo Commissariale a Feltre non sono poi così tutte negative!! Anzi!! In ogni caso non mi pare che i risultati anche di questi giorni (Centro Commerciale Naturale, solo ultimo nel tempo) possano essere ascritti in positivo per l'Amministrazione. L'ultima riflessione è riservata ai sostenitori più convinti di questo Sindaco : il patto con gli elettori fatto nel 2007 vale se il lavoro e il programma (quello prefissato ma anche e soprattutto quello che via via negli anni viene individuato dalla comunità come necessario e utile) viene perseguito e attuato. Aggrapparsi al patto di quattro anni fa, in una società nella quale tutto muta a breve e velocemente, le necessità variano nel volgere dei mesi, le situazioni esterne richiedono di adeguarsi velocemente e quindi di modificare l'agire delle Amministrazioni Locali, ha per noi cittadini una sola giustificazione : volere a tutti i costi restare i decisori delle sorti (anche se non condivise) di una Comunità, consapevoli che la prossima volta non toccherà più a loro, perché i cittadini sono certamente intelligenti e capaci di scegliere chi deve guidare il loro futuro, magari anche bocciando quelli che aveva promosso cinque anni prima.