LASCIATECI ALMENO SPERARE


............................per far sì che la nostra Provincia possa raggiungere una dignità di lavoro ed economica paragonabile a quella dei nostri vicini.





 Lasciateci almeno sperare in un soccorso a una provincia “difficile”



Abbiamo lasciato alle spalle un 2013 difficile e stiamo affrontando un 2014 che si presenta, per noi, ancora più difficile e ingarbugliato da una politica nazionale che non sembra mai trovare una quadra sui problemi della gente, delle famiglie e delle imprese. Nel frattempo assistiamo impotenti a scandali dilaganti e ripetitivi a cui nessuno sembra capace di porre un freno, mentre la nostra Provincia va in tilt per una nevicata che in altri tempi ci avrebbe fatto quasi sorridere. E' ormai persa la battaglia di una provincia elettiva, forse perché pochi vi hanno creduto fino in fondo. Sarebbe servita, al contrario, una presa di posizione forte, unitaria e convinta da parte del mondo delle associazioni di categoria e del mondo del lavoro per far capire alla Politica che “per la risoluzione dei problemi la politica di partito deve restare alla porta” e deve invece arrivare una Politica in grado di fare sintesi unitaria. Diversamente continueremo ad assistere a beghe che interessano di più i partiti, di più i luogotenenti dei partiti, di più i leader nazionali dei partiti. Deve maturare la convinzione che la battaglia dell’acqua non ha colore, che il riconoscimento delle risorse che ci spettano per legge non ha colore, che le diversità che tutti ci riconoscono per il vivere in montagna sono diversità che vanno trattate in modo diverso e non hanno colore e che se tutti indistintamente condividono queste diversità gli atti conseguenti non sono provvedimenti che possono avere colore politico…… Osservo con attenzione e rispetto la vicenda della Dolomitibus, ma non posso non osservare che chi poco si è impegnato per il mantenimento del ruolo della Provincia oggi pretende che un Ente che non c'è si accolli un ulteriore impegno finanziario e strutturale il cui costo graverà ancor di più sulle spalle dei cittadini. Ben diversa sarebbe stata la cosa se il confronto fosse sostenuto con un Ente riconosciuto e diretto da un Presidente eletto dai Bellunesi... Così ora il risultato appare irraggiungibile. Non si intravvede una volontà locale di chi può essere parte determinante nelle decisioni per intraprendere un percorso diverso. Ma non dobbiamo perdere la speranza che un impegno popolare sempre più convinto delle nostre arcinote necessità convinca anche chi oggi, per motivi diversi, è dubbioso a impegnarsi per far sì che la nostra Provincia possa raggiungere una dignità di lavoro ed economica paragonabile a quella dei nostri vicini. E se chi è al timone ed ha la responsabilità della cosa pubblica affiancherà quelle persone volontarie che oggi senza interesse alcuno, ma per puro spirito locale, stanno combattendo una battaglia molto difficile...beh, allora veramente la Politica con la P maiuscola sarà davvero, ma per davvero, venuta in soccorso della nostra “specifica Provincia”.