ART.18 - TROPPI TOTEM


Come sempre avviene in campo mediatico, la parte da leone la fanno gli acerrimi nemici da una parte e gli integralisti sostenitori dall'altra. L'esperienza.....


C'è una accesa discussione tra Politica e Sindacato in merito alla riforma del lavoro, specificatamente per quanto attiene alla revisione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Come sempre avviene in campo mediatico, la parte da leone la fanno gli acerrimi nemici da una parte e gli integralisti sostenitori dall'altra. L'esperienza personale nel mondo del lavoro mi sollecita ad intervenire con alcune riflessioni.

La prima : in venticinque anni di attività sindacale ho assistito ad un solo caso di reintegro ex art.18, ma non per questo è sufficiente affermare che va eliminato. Quando trattasi di difesa della dignità al lavoro bisogna sempre essere prudenti nelle affermazioni.

La seconda riflessione : proprio questo scarso verificarsi della necessità del ricorso all'art.18 spinge la Politica, e non solo essa, a sostenere l'inattualità della norma.

La terza : non è assolutamente comprovato che la presenza di questa norma nella legislazione che regola il nostro mercato del lavoro sia motivo di freno per gli investimenti stranieri nel nostro Paese. Le motivazioni sono ben altre e note ai duellanti.

La quarta e ultima riflessione : è altrettanto certo che circa il sessanta per cento dei lavoratori è attualmente escluso da sostegni economici e assistenziali in caso di perdita del posto del lavoro. Altrettanto certo è che è ormai superato il tempo di tolleranza da parte di quest'ultimi a vedersi riconosciuti pari diritti, e quindi pari dignità, degli altri loro colleghi che casualmente si trovano ad essere dipendenti di aziende con più di 15 lavoratori a libro paga.

Serve quindi un confronto aperto, ma disponibile, fra i vari soggetti in campo. Perché anche se dovessimo fare un referendum tra i lavoratori, come da più parti sento affermare, nel caso in cui i votanti delle aziende piccole fossero in numero superiore di quelle grandi, e quindi chiaramente vincerebbe l'opzione che più garantisce questi ultimi a scapito dell'art.18 che non interessa loro, forse che la discussione sarebbe finita? No certamente. E allora in questo difficile momento economico e occupazionale, bisogna scegliere il male minore, visto che al totem non rinunciano né gli uni né gli altri. L'Italia ha vinto il suo unico campionato Europeo passando le semifinali con il lancio della monetina. Ma trattandosi non di gioco è auspicabile che o l'una o l'altra parte rinunci al suo totem. Pena la certificazione che sia la Politica sia il Sindacato hanno abdicato al loro ruolo primario di difesa del benessere del proprio popolo e del mondo che rappresentano, che a volta passa necessariamente anche attraverso la mediazione.